Oggi si parla sempre più spesso di educazione alimentare e di acquisizione di un corretto stile, ma oltre al dettare regole più o meno rigide, nessuno indica concretamente la strada da seguire per realizzare questi obiettivi. Infatti nonostante i principi per realizzare una corretta alimentazione e recuperare il benessere psicofisico siano uguali per tutti, le modalità per metterli in pratica possono essere diverse e devono essere ritagliate su misura per ogni paziente, tenendo conto delle specifiche esigenze pratiche e psicologiche di ogni individuo.
La persona deve essere disponibile a lasciarsi coinvolgere, perchè seguire una dieta non è facile, ma lo è ancora meno se si pensa che per dimagrire è sufficiente non mangiare e avere forza di volontà.
Rinunciare a tutto quel che piace non consente di acquisire un nuovo stile di vita sostenibile nel tempo, ci vuole un adeguato processo di educazione alimentare finalizzato a correggere le abitudini sbagliate, a rafforzare quelle corrette e a consentire al paziente di acquisire un modello alimentare adeguato alle sue necessità, in modo che riesca a mantenere nel tempo i risultati raggiunti. Imparare a mangiare non significa essere schiavi di regole rigide, ma imparare a fare delle scelte di qualità più che di quantità, sia sotto il profilo nutrizionale che organolettico.
L’adeguatezza di una dieta consiste nel soddisfacimento dei bisogni di energia e nutrienti, nel rispetto delle combinazioni e delle proporzioni adatte per salvaguardare la salute. Qualsiasi intervento dietetico, sia esso educativo o curativo, deve tener conto anche delle tradizioni alimentari legate alla famiglia e al territorio della persona, perchè imporgli modelli alimentari dissonanti con le tradizioni equivale a proporre delle regole che non possono essere ragionevolmente sostenute nel tempo.
In linea generale, bisogna tenere a mente alcune regole di base che si adattano a un pò tutte le diete:
-Bere ogni giorno almeno un litro e mezzo di acqua.
-Limitare il sale nella cottura dei cibi, utilizzando in tutto il giorno l’equivalente di un solo cucchiaino da caffè.
-L’olio deve essere obbligatoriamente dosato con il cucchiaino, senza superare un cucchiaio tra pranzo e cena; il burro ha meno calorie dell’olio, ma contiene in alta percentuale i grassi saturi, per cui va utilizzato solo occasionalmente. -Evitare: insaccati e salumi, carni e pesci grassi o conservati in scatola, alimenti sott’olio, fritture, salse in generale, panna, maionese, pancetta, lardo e simili, formaggi grassi, dolci, gelati e cacao. -Limitare l’uso dei formaggi semigrassi e degli affettati a due volte la settimana.
-Mangiare il pesce non meno di tre volte alla settimana.
-I dolci devono sostituire altri cibi, non posso essere aggiunti.
Per seguire i progressi, è necessario pesarsi in modo regolare, negli stessi orari e nelle stesse condizioni. Il consiglio è di farlo di mattina.
Inoltre, è importante che la bilancia sia precisa e a questo proposito il consiglio è quello di leggere questa guida sulla bilancia elettronica di Roberto Pebi.
Regole semplici da seguire