Davanti a una camicia da stirare sentite la stessa sensazione di spaesamento di quando tentate di interpretare un quadro cubista? Non perdetevi d’animo, in un caso come nell’altro, è possibile trovare la chiave di lettura, e di stiratura giusta. Non è affatto una leggenda quella della camicia stirata perfettamente in 8 minuti. Ovviamente, occorre un po’ di pratica, ma seguendo attentamente i consigli della mia camicia di fiducia anche voi otterrete ottimi risultati in pochissimo tempo.
Prima di tutto, mai far seccare troppo il tessuto della camicia e mai lasciarla nel cesto delle cose da stirare spiegazzata in malo modo. Dopo avere lavato le camicie (scegliete lavaggi con centrifughe delicate) tirate bene le cuciture e stendetele direttamente appese sulla gruccia: in questo modo, asciugandosi, prenderanno già una forma sensata. In questa guida parliamo di ferro da stiro, ma è possibile ottenere ottimi risultati anche con una pressa da stiro.
Bene, con la camicia ancora umida scaldate il ferro e tenetevi pronte. Si comincia. Se invece non vi è possibile stirare le camicie subito lasciatele appese, magari dentro un armadio, e nel momento in cui deciderete di armarvi di ferro da stiro, spuzzate il tessuto con dell’acqua in modo rendere più facile la stiratura. Fate attenzione a come nebulizzate l’acqua, non deve lasciare aloni.
Se volete, questo è il momento di utilizzare l’appretto, che oltre a donare freschezza e profumo, consente una stiratura e una tenuta perfette. Spruzzatelo a circa 25 cm di distanza nella parte interna della camicia per evitare aloni e, mi raccomando, se usate l’appretto non fate il lavaggio con l’ammorbidente: i due prodotti si contrastano.
Prendete il ferro, da dove si comincia? Dal collo: è la parte più facile ma anche quella che deve aver maggior tenuta. Mi raccomando quindi, ponetelo al centro dell’asse e stiratelo da entrambi i versi, prima quello interno e poi quello esterno, premendo bene sul tessuto. Per evitare grinze partite dai lati e dirigetevi verso il centro. (In circa 20″ è fatta)
Ora passiamo al retro, cominciando dalla parte alta, quella subito sotto il collo. Sistemate bene il tessuto sulla parte curva dell’asse da stiro, passate il ferro dalla spalla al carré fino ad arrivare all’altra spalla e facendo bene pressione sulle cuciture. Questo passaggio è molto importante per tutte le parti che andate a stirate: se le cuciture non saranno ben tese rischierete di formare delle brutte arricciature e il vostro lavoro andrebbe sprecato! (tempo richiesto: 1′)
I polsini: si stirano aperti, prima il verso interno e poi quello esterno. (30″)
Le maniche: se avete un manicotto usatelo, vi permetterà di stirare senza formare pieghe, quindi inseritevi la manica e, partendo dalla spalla, passate il ferro fino ad arrivare al polsino. Continuate così facendo girare bene la manica intorno al manicotto, per ultime stirate le pence del fondo manica utilizzando la punta del ferro. Se non avete il manicotto o se vi piace il segno della stiratura sulla manica (la mia camiciaia dice che questo sarebbe lo stile più corretto), allora fate in questo modo: stendete bene la manica assicurandovi che il tessuto sotto non formi delle pieghe, allineate la cucitura sotto l’ascella e quindi stirate dalla spalla al polso, prima da un lato e poi dall’altro. Fate sempre ben attenzione a stirare le cuciture. (3′)
Ora passiamo ai due lati, si comincia da quello senza bottoni. Stirate dal fondo verso il collo girando la camicia intorno l’asse, oltre alle cuciture questa volta dobbiamo stare attenti anche agli occhielli: fate bene pressione con il ferro. Per ultima si stira la parte con i bottoni facendo attenzione a non passarci sopra con il ferro caldo che li rovinerebbe. (3′)
Appendete la camicia all’ometto e chiudete il primo bottone. Ecco, in otto minuti ne abbiamo stirata una.