Le rose sono forse le piante da giardino più apprezzate in assoluto nelle loro infinite varietà, dalle tappezzanti alle rampicanti passando per quelle a grandi fiori. La specie più comune e conosciuta è la Rosa Canina, che nei tempi antichi era considerata una pianta dalla doppia valenza, vista la bellezza e il profumo inebriante dei suoi fiori da un lato e le sue piccole spine appuntite dall’altro. Da qui il suo duplice significato simbolico, delicatezza ma anche sofferenza. Queste piante spontanee crescono perlopiù allo stato selvatico nei boschi ma è possibile coltivarle anche nei giardini (è perfetta per i giardini mediterranei). Sviluppandosi assumono una forma tondeggiante e possono raggiungere un’altezza di oltre un metro e mezzo.
Si tratta di piante da esterno molto resistenti, che producono fiori bianchi o rosa dalla fine della primavera all’estate. In seguito producono delle bacche rosse che, una volta giunte a maturazione, sono commestibili e vengono comunemente utilizzate per le loro proprietà terapeutiche: possiedono infatti più vitamina C delle arance oltre a pectine, carotenoidi e soprattutto bioflavonoidi, pigmenti naturali dall’azione antiossidante. Ma vediamo alcuni consigli per la cura delle piante. La Rosa Canina può essere tenuta nello spazio verde anche durante la stagione fredda, a patto che godere di una buona esposizione ai raggi solari. D’inverno queste piante da giardino non necessitano di tantissima acqua ma è comunque consigliabile innaffiare il terreno con regolarità in modo da mantenerlo umido; il substrato dovrà essere soffice, ben drenato e ricco di sostanze organiche. Per garantire la salute delle piante si possono inoltre applicare dei fertilizzanti per piante specifici durante il periodo vegetativo, che va indicativamente da marzo ad ottobre.